Con comunicato del 27 marzo scorso la Banca di Italia ha esteso alle banche meno significative sottoposte alla sua supervisione diretta la Raccomandazione BCE del 27 marzo 2020 sulla distribuzione dei dividendi durante la pandemia COVID-19 (BCE/2020/19).
Con tale Raccomandazione, che abroga la precedente Raccomandazione BCE del 17 gennaio 2020 sulle politiche di distribuzione dei dividendi (BCE/2020/1), si richiede a tutte le banche e gruppi bancari di:
- non pagare dividendi, ivi inclusa la distribuzione di riserve;
- non assumere alcun impegno irrevocabile per il pagamento dei dividendi per gli esercizi finanziari 2019 e 2020;
- astenersi dai riacquisti di azioni miranti a remunerare gli azionisti.
Quanto precede almeno fino al 1° ottobre 2020, fatta salva la possibilità di valutare l’opportunità di un’ulteriore sospensione dei dividendi anche dopo tale data.
In aggiunta a quanto sopra esposto, con il medesimo comunicato Banca di Italia ha richiesto agli intermediari sottoposti alla sua diretta supervisione di adottare un approccio “prudente e lungimirante” nello stabilire le politiche di remunerazione variabile tenuto conto che anche tali politiche possono avere un impatto significativo sulla base patrimoniale delle banche.
L’intervento della Banca di Italia di cui sopra si è detto rafforza la decisione della medesima autorità, comunicata il 20 marzo 2020, di consentire anche alle banche meno significative e gli intermediari non bancari di operare temporaneamente al di sotto del livello della componente target assegnata all’ esito del processo SREP (Pillar 2 Guidance – P2G), del buffer di Conservazione del capitale (CCB) e del Coefficiente di copertura della liquidità (LCR) della quale abbiamo dato notizia con la nostra Pill n. 4.